COME AFFRONTARE LO STUDIO DI UNA CANZONE NUOVA:
STUDIO DI “QUELLO CHE LE DONNE NON DICONO”
MATERIALE NECESSARIO
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Hai il testo? Sì
Str. //Ci fanno compagnia
//certe lettere
d'amore
//parole che restano(D1) con noi, //e non andiamo via //ma nascondiamo del dolore //che scivola, lo sentiremo(D1) poi,
//abbiamo
troppa fantasia,
//e se diciamo
una bugia
//è una mancata verità
/che prima o poi
(D3)succederà
//cambia il vento (D3) ma noi no //e se ci trasformiamo(D3) un po' //è per la voglia di piacere
a chi c'è già o
potrà arrivare
//a stare con
noi,
Rit./ siamo così(D3) /è difficile spiega(D3) re /certe giornate amare,
/lascia stare,
/tanto ci potrai
trova re (D3) qui,
/con le nostre notti bianche (D3) /ma non saremo stanche,
/neanche quando
/ti diremo ancora
un altro "si".
Str.// In fretta vanno via
//delle giornate
senza fine,
//silenzi che familiarità(D1), //e lasciano una scia
//le frasi da
bambine
//che tornano, ma chi le ascolterà (D1)
//E
dalle macchine per noi
//i complimenti dei playboy //ma non li sentiamo più /se c'è chi non (D3) ce li fa più /cambia il vento (D3) ma noi no /e se ci confondiamo un po' //è per la voglia di capire
/chi non riesce
più a parlare
//ancora con noi.
RIT //Siamo così(D3),
/dolce
mente(D3)
complicate,
/sempre più emozionate,
/delicate ,
//ma potrai trovarci anco ra (D3) qui /nelle sere tempesto(D3) se /portaci delle rose /nuove cose //e ti diremo ancora un altro "si"(D3) FINALE : /è difficile spiegare (D3) certe giornate amare,
/lascia stare,
/tanto ci potrai
trovare
qui (D3),
/con le nostre notti bianche (D3), /ma non saremo stanche
/neanche quando
/ti diremo ancora
un altro "si"
Conosci la dizione esatta delle parole italiane
(accento fonico acuto o grave)? sì, l’ho cercata sul
vocabolario (esempio la parola amore ha la o chiusa, idem certe, lettere…)
Hai uno spartito del brano, con le note della
melodia? Sì, ho la base midi e il pianoforte del
programma suona esattamente tutte le note della melodia.
Hai una base con melodia per lo studio? Sì, midi vanbasco
Hai una base senza melodia? Sì, l’ho scaricata da youtube con programma che si chiama
converteryoutube e poi l’ho convertita in mp3 con programma che si chiama
Cheetah
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COMPRENSIONE
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Chi ha scritto la canzone? E la musica?
E chi interpreta la canzone?
In che anni è stata scritta?
Che significato ha per l’autore?
Che stile usa chi canta la canzone, quali sono le
sue influenze e la sua collocazione
temporale?
Che tipo di canzone è (popolare, pop, lirica,
classica, melodica, ballata, rock,…)?
Sono state date altre interpretazioni del brano
da altri grandi interpreti?
E’ cantata sia al maschile che al femminile?
Canzone scritta
da Enrico Ruggeri e Luigi Schiavone, suo chitarrista e prodotta da Celso
Valli, fu cantata dalla Mannoia al Festival di Sanremo 1987, vincendo il
Premio della Critica. Rimase nella Hit parade per molte settimane. La canzone
apparve per la prima volta nell’album Canzoni per parlare (1988).
Pur
essendo stata concepita da un uomo, scava nell’animo femminile con una certa
delicatezza e sensibilità, affrontando bene il punto di vista delle donne e
il modo in cui le donne affrontano le situazioni della vita.
Apre la strada alla Mannoia per divenire perfetta
interprete di brani cantautorali concepiti
per vocalità maschile.
Inteprete femminile alla quale cantautori
italiani (Fossati, Vasco) affidano con fiducia le proprie canzoni.
Cantante credibile e dalle capacità
interpretative rare, può permettersi
di impegnarsi con canzoni di un certo spessore.
Canzone che inizialmente doveva essere
affidata a Lena Biolcati.
La Mannoia è un contralto, con voce scura, possente,
avvolgente, che trasmette forza.
Un
po’ di interpretazioni del testo:
“La canzone parla di
donne che stanno aspettando l’amore.Vivono di ricordi, di vecchi amori,
dell’infanzia. Cercano il senso della vita,ma non si abbattono perchè credono
nella speranza. Sono donne che vogliono vivere solo d’amore aspettano la
persona giusta,che sembra non arrivare mai,quella che le potrà capire e stare
al loro fianco nei momenti bui. “Cambia il vento,ma noi no” ,significa che la
loro speranza non morirà mai,che ci crederanno sempre, il loro desiderio non
cambierà mai. Vivono per quello.
Le donne hanno vissuto anni di dolore,dicono piccole bianche bugie,e se cambiano è per attrarre di più,credono nel vero amore e passano quasi tutti gli anni della loro vita alla ricerca di questo. Gli anni passano velocemente e da bambine si trovano già mature,diverse.”
“Questa canzone è lo specchio della condizione femminile.
E’ una canzone che sembra delicata, sembra un inno alla donna. La verità è
che racchiude tutta la sofferenza, tutto l’isolamento in cui le donne da
sempre sono relegate. Il fatto di doversi trasformare per stare al mondo, non
vestire in quel modo, non andare in quel posto perchè qualsiasi cosa ti
accada, sarà sempre colpa tua. Una donna che si lamenta della fatica per
lavorare e accudire la famiglia… di una giornata amara… è una rompiballe… e
allora si impara a non lamentarsi più.
Pronte a dire sempre si… a sacrificarsi sempre e comunque…”
CURIOSITA’
Negli anni la Mannoia ha cambiato la frase della canzone che dice “e se
ci confondiamo un po'” perché le sembrava inappropriata:
« Perché in quella frase ci vedo una ammissione di debolezza che non trovo appropriata. Sicuramente a volte saremo confuse, a tutti gli esseri umani capita, ma ci leggo come un’ammissione di una sorta di inferiorità; è come se dicessimo: “Scusate se ci siamo ribellate, ma è perché non riusciamo a comunicare più con voi” e il mio orgoglio si è ribellato. Ma, ripeto, è una sola. »
Un terzo ritornello, che compare in alcune copertine interne dei dischi
dove fu pubblicato, nonché su alcuni giornali dell’epoca, non fece parte
della versione edita, al suo posto ne fu ripetuto il primo: queste erano le
parole inizialmente pensate: “Siamo così / anche quando non parliamo
/ quando ci nascondiamo o camminiamo / ma potrai trovarci ancora qui / con i
nostri sentimenti e i condizionamenti / non ci senti / stiamo per gridare un
altro sì”
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ANALISI DEL PEZZO
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Che Estensione ha la canzone (qual è la nota più alta e qual è la nota
più bassa, ci arrivi? Devi modificare la tonalità)?
Estensione DO#2 – SI3, è
una canzone pensata per un contralto, non ha una grande estensione (un paio
di ottave). Le note gravi sono un po’ basse (al limite anche per un
contralto) ma riesco a prenderla, così non devo alzare ulteriormente gli
acuti. Se sei un soprano e non
possiedi quelle note gravi, occorre alzarla di alcuni semitoni. Considera
sempre che alzandola, alzerai anche gli acuti (per un soprano non dovrebbe
essere un problema poiché la tessitura di un soprano arriva fino al FA4).
Che tipo di Struttura ha la canzone (strofa, rit,
ponte, special, ….) Si veda testo
Segna i respiri con: // respiro normale e /respiro rubato e veloce Si veda testo
Segna i registri da utilizzare
(verde: voce di petto; giallo/arancio: voce
mista;
rosso singolo: voce di testa pura o soffiata o voce
di testa con twang) Si veda testo
Segna le parti difficili e numerale e studia con
l’insegnante il giusto approccio per superare le difficoltà.
Le grandi difficoltà della canzone sono
principalmente 2:
D1:Le note gravi, tipiche del registro di
contralto.
D3:I veloci passaggi da note gravi a note acute.
Vediamo le difficoltà nello specifico:
D1: la parola “RESTANO” ha le note più gravi in
assoluto della canzone.
In particolare “STA” è un DO#2
Se non ti riesce la nota prova ad alzare la
tonalità di un semitono, andando sul RE2, e via dicendo di semitono in
semitono, occhio però alle note acute, che si alzano anch’esse.
Oppure:
Pronuncia la parola emettendo un suono soffiato,
che a livello interpretativo potrebbe catturare e far bypassare l’assenza di
sonorità della voce come fosse un quasi parlato.
Se sai di possedere bene la nota, appoggia bene
sui muscoli espiratori (addominali, dorsali, ecc) ed emetti la nota.
Canta il passaggio sul pianoforte o rallentando
la musica.
Usa la componente del twang, voce con squillo,
come se fosse un clacson, proiettandola in avanti.
Se non ti è possibile alzare la tonalità o non
cantare la canzone, usa la tecnica dell’affondo (solo per questa nota),
affondando la laringe ed emettendo la nota. (vedi tecnica d’affondo).
D3: Fare attenzione ai passaggi alle note più
acute, in particolare al passaggio tra il “siamo” che è in voce comoda e il
“così” che si alza improvvisamente. (LA3DIESIS).
Alleggerire la nota, non spingerla troppo, non
gridarla, trovare la giusta area di risonanza che dia alla nota corposità
(con il twang), ma che non risulti ingolata, alzare bene il palato molle.
La nota passa in voce mista.
Non trattenerla in gola, ma lasciare che nelle
prime prove, si affievolisca , diventi un suono piccolo, quindi più semplice
da dirigere verso la giusta area di risonanza (voce di passaggio, indirizzata
verso il palato molle, ma proiettata in avanti).
Scurire la voce negli acuti, dando punta al suono
e contemporaneamente allungando il tratto vocale di bocca e labbra, per
evitare il contrasto tra i bassi ricchi e corposi e gli acuti più deboli.
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STUDIO DEL PEZZO
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Leggi il testo a voce alta, impara le parole a
memoria, la pronuncia, capisci il
senso, l’intenzione delle parole, le pause.
Fai TUA la canzone.
Canta il brano con humming (mmmmmm….), con mam,
mom, per memorizzare la melodia.
Comincia a cantare il brano lentamente, scandendo
tempo e parole e prendeno i fiati giusti sin dall’inizio.
Usa il metronomo, o usa quei programmi per pc
(best practice o vanbasco) che rallentano il brano. Non avere fretta, memorizzala
per gradi, ma memorizzala bene!!! OK!
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INTERPRETAZIONE DEL PEZZO
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Studia lo stile
con cui è cantata, gli accorgimenti vocali usati (pianto, rock, graffiato,
soffiato…) Nelle note gravi, tono intimo e delicato a
volte dimesso “è per la voglia di piacere, a chi c'è già o potrà arrivare,”
a volte triste e a volte arrabbiato: “lacia stare”, ma mai gridato.
Cosa significa per te la canzone, studia uno
stile tuo personale di cantarla.
E’ una canzone melodica, intima, profonda.
Va vissuta mentre la si canta, riflettendo su ogni singola
parola emessa.
C’è dell’amaro in alcune parole, in altre emerge la natura della
donna che sa soffrire dentro “ma
nascondiamo del dolore”, ma mostrarti sempre una grande forza “ma non saremo stanche, /neanche quando/ti
diremo ancora un altro "si"”.
In altre ancora emerge la difficoltà della donna a farsi
capire dal proprio uomo, così diverso e a volte così lontano :”/è difficile spiegare (D3) certe giornate amar,” e la
rassegnazione che ne segue:”lascia
stare “
E poi, quello che secondo me è il cuore del brano, che
traduce bene l’essenza delle donne: Siamo
così,
/dolce mente complicate,
/sempre più emozionate,
/delicate”
Davanti allo specchio trova la giusta postura del
corpo, la mimica facciale e la gestualità del corpo.
Una postura vocale ferma e fiera, proiezione vocale per consentire giusta
concentrazione trasporto, gestualità del corpo non eccessiva che accompagna
il significato delle parole, espressività del volto che accompagna il senso
del testo, con sguardo profondo e ben proiettato davanti. Tensione del viso e
profondità dello sguardo nello scandire parole particolarmente intrise di
sofferenza.
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