martedì 12 settembre 2017
domenica 12 marzo 2017
Beinasco's got talent 17 giugno 2017
BEINASCO' S GOT TALENT...
IL 17 GIUGNO 2017
A BEINASCO!!!
guarda il video promozionale su you tube...
https://youtu.be/n1JvvElf4DM
giovedì 10 novembre 2016
RENDIAMO "DURA" LA LINGUA ITALIANA CANTATA !!!
Perche’ la lingua italiana non si concede
al rock? Che cosa la limita? Che cosa le manca?
Per
trovare una risposta al quesito sono partita con l’analizzare due “fenomeni”:
1_ la fonetica, il suono della lingua inglese;
2_il suono della lingua italiana dei cantanti
rock italiani.
1_ la fonetica, il suono della lingua inglese;
Partiamo
dal suono della lingua inglese, facendo emergere le differenze rispetto alla
lingua italiana.
A
sostegno della mia tesi cito alcune semplici regole di fonetica inglese, che
differiscono completamente dalle regole di fonetica della lingua italiana:
l’inglese
|
Ha alcune parole che terminano
con la consonante, (soprattutto con le consonanti occlusive /p t k/ per
esempio shop, cat, ma anche dog).
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Il nativo italiano
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Il nativo italiano non
e’ abituato a troncare le parole con una consonante, poiche’ nella lingua
italiana non ne esistono, dunque tende ad apporre una vocale in finale di
parola.
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In inglese
|
a volte la vocale centrale
non viene quasi pronunciata (connect), o viene resa con un breve suono
“neutro”. Effettivamente nella parola connect la “o” quasi non si pronuncia,
e la parola deve essere pronunciata con le consonanti consecutive, quasi non
intervallate da vocale. Ecco che i suoni appaiono piu’ duri, piu’ rock.
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Il nativo italiano
|
il nativo italiano, non
conoscendo casi simili nella propria lingua, per facilitare la pronuncia di
queste spesso aggiunge una vocale d’appoggio che nella lingua inglese non
esiste. Il nativo italiano, tende, a scandire ogni singola sillaba, esasperando
le vocali, anche laddove non si devono sentire. Quello che si ottiene e’ una
pronuncia scorretta della lingua inglese.
|
L’inglese
|
Lo stesso vale per le parole terminanti in –ed, che devono
essere pronunciate correttamente eliminando il suono della e di ed. Dunque
stopped diventa /…../ stapt
|
Il nativo italiano
|
Anche in questo caso il suono viene indurito. Ma la
lingua italiana non prevede casi simili, e il nativo italiano non riesce
spesso a riprodurli neppure quando si cimenta nella lingua inglese. Dunque
/stapt/ diventa stoppede.
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L’inglese
|
Non si legge come si scrive
|
L’italiano
|
I parlanti dell'italiano sono
abituati a considerare l'ortografia come una guida essenziale per la pronuncia:
di qui, per l'inglese, la tendenza verso pronunce basate sul modo in cui la
parola è storicamente scritta, lontane dalla effettiva pronuncia corrente:
avremo aren't /ɑːnt/ reso come ['arent(ə)],
chocolate /'tʃɒklət/ reso come ['tʃɔkoleit(ə)].
|
Questa
breve e sommaria analisi della lingua inglese, solo per notare come la lingua
italiana abbondi di vocali che noi
tendenzialmente ed erroneamente teniamo aperte, e come la lingua inglese abbia suoni piu’
duri, piu’ rock dal momento che spesso unisce piu’ sillabe insieme, in assenza
di vocali, o faccia terminare le parole con una consonante.
2_il suono della lingua italiana dei cantanti
rock italiani.
Ho
riflettuto sulla pronuncia della lingua italiana di alcuni dei miei cantanti
rock preferiti.
Pensando
a Vasco, a Ligabue, a Gianna Nannini ho notato che li accomuna il fatto di “biascicare”
un po’ tutte le vocali, e in generale tutte le parole delle canzoni…
Il
trucco, allora, c’e’…. Parrebbe essere proprio quello di ammorbidire la
pronuncia delle vocali, cercando di renderle neutre.
Per
capirci, e’ l’esatto opposto di cio’ che si applica nella lirica nella quale si canta proprio sulle vocali ben
definite, e le consonanti diventano degli ostacoli da superare velocemente.
L’errore
sta proprio nel cantare, accentuando la pronuncia delle parti vocaliche, spesso
utilizzate aperte e non chiuse e andando
a storpiarne e allungarne a dismisura il suono.
Forse
e’ questo che rende poco rock il suono della lingua italiana?
Se
ascoltiamo bene la pronuncia delle parole nei pezzi rock cantati in lingua
inglese, sembra che cantino quasi esclusivamente su gruppi sillabici di consonanti
singole o doppie, nei quali le vocali o non si pronunciano o corrispondono ad
un suono muto. La lingua inglese, dunque
appare piu’ spigolosa di quella italiana, piu’ metallica, piu’ moderna…
E allora rendiamo rock la lingua italiana…
come?
Cerchiamo
di cantare le vocali affrontandole come se fossero tutte simili, come se
avessero tutte un suono chiuso e neutro. Senza falsare la comprensibilità delle
parole (non entriamo nell’errore del canto lirico), arrotondiamo tutte le
vocali. E poi, per favore, non le esageriamo, passiamoci sù cantando sulle
consonanti…
Ah! Ricordate!
…. Non appesantite neppure le consonanti, naturalmente, lasciatele leggere,
passateci sopra pronunciandole senza troppo peso, senza raddoppiarle per
enfatizzare un contenuto o mettere pathos in una frase.
Il
grosso errore che fanno i cantanti italiani e’ sicuramente quello di non
rispettare la dizione, di aprire molto le consonanti (la rana dalla bocca larga…), dove “amore” con la o chiusa diventa “amare”, dove “per me” con entrambre le e chiuse diventa
“per ma”, così perche’ diventa percha’…. In realta’ queste sono tutte vocali
chiuse. Aprendole il suono diventa
sguaiato.
Dunque il vademecum della buona pronuncia della lingua
italiana cantata e’ il seguente:
Canta sulle consonanti senza appesantirle;
Rendi le vocali neutre senza deturpare la
comprensione delle parole;
Togli qualsiasi inflessione dialettale;
Chiudi le vocali piuttosto che aprirle;
Non sottolineare le consonanti per enfatizzarle;
Biascica un po’
Sii naturale e non melodrammatico
Questa nostra lingua italiana, pronunciata così, adesso sì che si presta per il rock… “Wop-bop-a-loom-a-boom-bam-boom”…
Alessandra Grasso
lunedì 7 novembre 2016
CANZONE "DUE DESTINI" DEI TIROMANCINO
Citazioni in corsivo tratte da Wikipedia.
DUE DESTINI
TESTO
intro
strofa:/Ti ricordi
i giorni chiari dell'estate/
/quando
parlavamo fra le passeggiate/
/stammi più
vicino ora che ho paura/
/perché in
questa fretta tutto si consuma/
bridge: /mai non
ti vorrei veder cambiare mai/
rit: /Perché
siamo due destini che si uniscono/
/stretti in
un istante solo/
/che segnano
un percorso profondissimo dentro di loro/
/superando
quegli ostacoli/
/se la vita
ci confonde/
/solo per
cercare di essere migliori/
/per
guardare ancora fuori/
/per non
sentirci soli/
strofa:/Ed è per
questo che ti sto chiedendo/
/di cercare
sempre quelle cose vere/
/che ci
fanno stare bene/
bridge:/mai io non
le perderei mai/
rit: /Perché
siamo due destini che si uniscono/
/stretti in
un istante solo/
/che segnano
un percorso profondissimo dentro di loro/
/superando
quegli ostacoli/
/che la vita
non ci insegna/
/solo per
cercare di essere più veri/
/per
guardare ancora fuori/
/per non sentirci soli/
ESTENSIONE:
Il pezzo in originale va da fa2 a mi3. Non ci
sono difficoltà nell’approccio al brano. Si estende su meno di un'ottava, dunque puo' essere facilmente cantato da qualsiasi registro vocale, modificando la tonalità.
DIZIONE:
Ricorda la
regola generale per cui: dove non cade l’accento tonico le vocali e ed o sono
CHIUSE
Ricordi: o
aperta ò
Giorni: o
chiusa
dell': e
chiusa
ora: o
chiusa
che: e
chiusa
ho: o aperta
perché: e
chiusa
questa: e
chiusa
fretta:e
chiusa
non: o
chiusa
vorrei:e
aperta
veder : e
chiuse
stretti: e
chiusa
solo: o
chiuse
percorso:o
chiusa
dentro: e
chiusa
loro: o
chiusa
quegli : e
chiusa
se : e
chiusa
confonde:o
chiusa
per : e
chiusa
essere:
prima e aperta, le altre sono chiuse
migliori: o
chiusa
ancora:
o chiusa
fuori: o
aperta
Ed : e
chiusa
è : e aperta
questo : e
chiusa
sto : o
aperta
chiedendo:
seconda e aperta
sempre :
prima e aperta
quelle : e
chiusa
cose :o
aperta
vere: e
chiusa
bene: prima
e aperta
le : e
chiusa
perderei :
terza e aperta
uniscono:
prima o aperta
stretti : e
chiusa
segnano: e chiusa
L'AUTORE: La canzone e' stata scritta da Federico Zampaglione, frontman, voce e anima dei Tiromancino, insieme a suo fratello Francesco.
I TIROMANCINO:
I Tiromancino
sono una band romana, guidata dal cantante Federico Zampaglione e da lui fondata nel
1989.
Da
Wikipedia:
Biografia
La band è stata fondata nel 1989 dal
cantante Federico Zampaglione, che rappresenta essenzialmente
l'anima di una band che non ha mai avuto una composizione fissa.
Anni Novanta
Durante gli anni novanta pubblicano quattro album, nell'ordine: Tiromancyno (1992) (che è anche il nome del gruppo, fino
a questo disco), Insisto (1994), Alone alieno (1995) e Rosa spinto (1997). Già nei loro primi lavori si nota
una spiccata attenzione verso sonorità sofisticate; il suono delle chitarre
acustiche viene molto esaltato, e si mischia all'uso di campionatori e
strumenti elettronici affidati alle sapienti mani di Francesco, il fratello di
Federico, dando così vita ad un sound caldo che rimane fino ad oggi distintivo
della band. Durante i loro primi 10 anni di attività cominciano a godere di una
relativa fama, alla cui crescita contribuiscono collaborazioni di rilievo sia
in ambito musicale (apertura del tour europeo dei Morcheeba), che nei loro videoclip (Ferzan Özpetek,Valerio Mastandrea, Paola Cortellesi).
Nel 1992 e
nel 1993 sono il gruppo di apertura
del Ci vuole un fisico bestiale
Tour 1992 e
del Ci vuole un fisico bestiale
Tour 1993 Europa di Luca Carboni[2].
Anni Duemila
Ne La descrizione di un attimo è subentrato Riccardo Sinigallia, inserendo
un tocco definito magico da Federico Guglielmi.[3]
Nel 2000 partecipano
al Festival di Sanremo con il singolo Strade. La svolta per il gruppo coincide con
l'incisione del quinto lavoro,La descrizione di un attimo, che contiene il brano Due destini inserito nella colonna sonora del film di Ferzan Özpetek Le fate ignoranti.
Nel 2001 a
causa della grande pressione e di alcune divergenze tra i componenti[senza fonte] la band si scioglie e Federico
continua il tour ingaggiando alcuni turnisti[4][5]. In
un'intervista, Riccardo Sinigallia ha sostenuto che invece sarebbero stati i
discografici a convincere Federico Zampaglione a non curarsi degli altri membri
del gruppo, causandone lo scioglimento.[6] Nel 2002 viene
pubblicato In continuo movimento, che contiene il pluripremiato
singolo Per me è importante, rimasto a lungo primo in classifica.
Nel 2004 esce
l'album Illusioni parallele, in cui Zampaglione continua a
dimostrare la sua grande abilità di cantautore; anche in questo disco Federico
Zampaglione, mostra un'ottima capacità compositiva che si fonde ad un bagaglio
musicale amplissimo. Il brano Imparare dal vento è uno dei due temi musicali
principali del film di Luca Lucini L'uomo perfetto.
Nel 2005 esce
la raccolta 95-05, un greatest hits contenente
essenzialmente brani provenienti dagli album pubblicati tra il 2000 e
il2004 e due canzoni dell'album Alone Alieno riarrangiate per
l'occasione. Completano la raccolta due inediti e la cover di Com'è
profondo il mare cantata con lo stesso Lucio Dalla e precedentemente pubblicata nella colonna sonora del film Paz!.
Nel marzo del 2007 viene
pubblicato l'album L'alba di domani anticipato
dal singolo omonimo. Il disco contiene otto brani inediti e tutta la colonna
sonora del film Nero bifamiliare scritto
e diretto dallo stesso Zampaglione.
Il 6 gennaio 2008 viene
annunciata la loro partecipazione al Festival di Sanremo con il brano Il rubacuori, è proprio in questo periodo che ricomincia a suonare col fratello
Francesco che parteciperà a Sanremo, suonerà la chitarra sul pezzo "l'alba
di domani" e sul disco live Il suono dei chilometri, contenente due inediti. L'album viene
pubblicato tra le polemiche dall'etichetta Deriva, di proprietà dello
stesso Zampaglione con distribuzione Edel dopo aver
dichiarato di "aver rotto" il contratto in esclusiva con la
multinazionale EMI. Nella primavera 2008 esce il nuovo
singolo Quasi 40,
secondo estratto dall'album Il suono dei chilometri. A settembre 2008
hanno ricevuto il "Riccio d'Argento" per i "migliori testi
dell'anno", oscar del live d'autore della rassegna Fatti di Musica ideata e diretta da Ruggero Pegna, giunta alla XXII edizione. Questa la
motivazione del riconoscimento della giuria di "Fatti di Musica",
composta da promoter musicali e giornalisti: "Per la capacità di
affrontare temi scottanti ed attuali, insoliti per la musica popolare italiana, riuscendo a coniugarli con composizioni
di grande impatto ed eleganza, conquistando anche i consensi del pubblico oltre
a quelli della critica. Uno straordinario successo in linea con i contenuti e
l'impegno sociale ed umanitario della migliore musica d´autore italiana."
Anni Duemiladieci
Il 26 ottobre 2010 i
Tiromancino tornano con un nuovo disco di inediti dal titolo L'essenziale, anticipato dall'omonimo singolo e
registrato tra Italia (Roma,
Cortale) e Stati Uniti (Los
Angeles). L'album, mixato agli studi Henson a Hollywood, è coprodotto dal bassista Saverio Principini, e vede la collaborazione
di musicisti della scena di Los Angeles,
quali Simone Sello alle
chitarre e Matt Laug alla
batteria. All'album segue L'essenziale tour che vede in alcune tappe anche la
presenza di Noemi e Giuliano Sangiorgi deiNegramaro[7]. Solo
nel 2014, con l'album Indagine su un sentimento, i due fratelli ricominciano a
lavorare insieme su un intero disco, infatti Federico firmerà tutti i pezzi e a
Francesco verrà affidato il sound del gruppo e firmerà la produzione, salvo per
il branoImmagini che lasciano il segno, uscito il 28 marzo 2014, dove
Francesco è autore della musica insieme a Gioia Ragozzino. I due singoli Liberi e Immagini che lasciano il segno, ottengono entrambi il disco d'oro. Fa
seguito un lunghissimo tour in tutta Italia in teatri, club e arene.
Nel marzo 2015 offrono
al cantante rock Richard Benson un
contratto con la loro
etichetta INRI. Sarà proprio con quest'etichetta che i Tiromancino produrranno
il disco del rocker dal titolo L'inferno dei vivi (data di uscita ancora da definire). I
Tiromancino affermano di voler produrre, con la INRI, non solo cantanti o
musicisti, ma tutte le persone che hanno uno stile e un'attitudine
riconoscibile e originale, in qualsiasi settore, non solo nel campo musicale[8].
Il 4 marzo 2016 viene rilasciato il singolo di
apertura intitolato Piccoli miracoli, che anticipa
l'uscita del loro undicesimo album intitolato Nel respiro del mondo, che sarà disponibile
sul mercato digitale a partire dall'8 aprile 2016.
LA CANZONE: Terzo
singolo estratto dall’album “La descrizione di un attimo”.
Registrato
nel 2000, pubblicato nel 2001, durata 4m, 37s, genere pop, trip hop.
GLI ACCORDI DI DUE DESTINI:
Lam Fa
Lam Fa
Ti ricordi i giorni chiari dell'estate
Lam Fa Lam Fa
quando parlavamo fra le passeggiate
Lam Fa
stammi piu vicino ora che ho paura
Lam Fa
perchè in questa fretta tutto si consuma
Lam Fa Lam Fa
mai non ti vorrei veder cambiare mai
Rem
perchè siamo due destini che si uniscono
Lam
stretti in un istante solo
Fa
che segnano un percorso profondissimo
Rem Fa
dentro di loro
Rem
superando quegli ostacoli
Lam Fa
se la vita ci confonde solo per cercare di essere migliori
Rem Fa Lam Fa Lam Fa
per guardare ancora fuori per non sentirci soli
Lam
ed è per questo che ti sto chiedendo
Fa Lam
di cercare sempre quelle cose vere
Fa
che ci fanno stare bene
Lam Fa
mai io non le perderei mai
Lam Fa
Rem
perchè siamo due destini che si uniscono
Lam
stretti in un istante solo
Fa
che segnano un percorso
profondissimo
Rem Fa
dentro di loro
Rem Lam
superando quegli ostacoli che la vita non ci insegna
Fa
solo per cercare di essere più veri
Rem Fa Lam Fa Lam Fa
per guardare ancora fuori per non sentirci soli
Rem Lam
superando quegli ostacoli se la vita ci confonde
Fa
solo per cercare di essere sinceri
Rem Fa
per guardare ancora fuori
Lam Fa
per non sentirci soli
Lam Fa
per non sentirci soli
Lam Fa
per non sentirci soli
Lam Fa
per non sentirci soli
Lam Fa
IL VIDEO DI "DUE DESTINI" E IL VIDEO DI "BADA": VIDEO GEMELLI
da
wikipedia:
Nel
videoclip del brano compaiono, fra gli altri, gli attori Valerio Mastandrea, Paola
Cortellesi, Pierfrancesco Favino, Francesco
Scali,Rosaria De Cicco e
il duo rap Flaminio
Maphia. I clip di «Due destini» dei Tiromancino, e «Bada» dei Flaminio
Maphia sono un esempio di
videoclip "gemelli": raccontano la stessa storia, una rapina in un
supermercato, ma da due punti di vista diversi. Per un minuto circa,
all'inizio, le immagini sono uguali, poi le storie si separano. Nel video dei
Tiromancino la telecamera si concentra sui dipendenti del supermarket
sequestrati e rinchiusi in uno sgabuzzino, i Flaminio Maphia fanno vedere
quello che accade fra gli scaffali e alle casse dove i malviventi (gli stessi
rapper) si sono sostituiti alle cassiere.
IL GENERE TRIP HOP.
Pop
Trip hop
Caratteristiche
Nato a Bristol (Regno Unito), città natale dei Massive Attack, e per questo chiamato anche Bristol
sound, il trip hop affonda le sue radici nella musica elettronica, nel dub, nella scena hip hop (rallentato ed incupito) e house inglese, e in certi elementi dalla musica psichedelica, aggiungendovi alle volte anche spunti jazz, funk e soul.[1]
I testi possono essere rappati sottovoce o cantati con toni caldi su basi oscure od oniriche, che
appaiono e si disciolgono nel nulla. Le atmosfere sono quelle inquietanti delle
grandi e decadenti città di fine anni novanta. Per alcuni gruppi come i Portishead la ricerca sonora è basata sul recupero di sonorità lo-fi e
basi retro, spesso
riciclando campioni di brani jazz e di film d'altri tempi, per altri vi è anche l'uso di strumenti
quali archi,strumenti a fiato e similari.
Storia
Daddy G dei Massive Attack
Il genere è nato a Bristol grazie alla scena relativa al Wild Bunch,
collettivo di DJ attivo negli anni ottanta che, come detto, mescola i
motivi elettronici a quelli hip hop, dub, techno e house. I primi esponenti del
movimento trip hop sono stati iMassive Attack (attivi dal 1987), che insieme
a Tricky e Portishead hanno creato la storia di questo genere. Notevole apporto
successivamente è stato dato anche dal DJ Tim Simenon, conosciuto
come Bomb the Bass. Tra i primi esponenti del genere
vi sono gli Smith and Mighty e Monk and Canatella.
Il termine trip hop è nato solo verso la metà degli anni novanta come termine più "sofisticato" rispetto all'hip hop,[2] e derivante dal termine
inglese "trip" (che vuol dire viaggio con la mente).
Nel genere trip hop sono stati in seguito spesso associati anche gruppi non
di Bristol che però in qualche modo ne furono influenzati in qualche misura o
pur non rientrando nel genere ne avevano diverse similitudini, come i
londinesi Archiveche spaziano su numerosi generi, il
primo disco elettronico dei Goldfrapp o addirittura, uscendo dal
Regno Unito, il compositore australiano Rob Dougan e l'artista hip hop americano DJ Shadow. Molti gruppi inoltre hanno sperimentato influenze trip hop per un breve
periodo, come l'islandese Björk in
alcune canzoni, i norvegesi Ulver sul
disco Perdition City o la band canadese Au4 nel loro primo album On: Audio.
LE SOMIGLIANZE:
È stato accusato di essere, per ampi tratti, un plagio di Prayer
for the dying, di Seal[senza fonte]
https://youtu.be/Btl5PYdpcNs
DUE DESTINI COLONNA SONORA DEL FILM LE FATE IGNORANTI
da wikipediaIl brano è stato utilizzato nella colonna sonora del film Le fate ignoranti diFerzan Özpetek del 2001.Due destini è una canzone dei Tiromancino, terzo singolo estratto dall'album La descrizione di un attimo del 2000.
da wikipediaIl brano è stato utilizzato nella colonna sonora del film Le fate ignoranti diFerzan Özpetek del 2001.Due destini è una canzone dei Tiromancino, terzo singolo estratto dall'album La descrizione di un attimo del 2000.
Le
fate ignoranti è un film del 2001 diretto da Ferzan
Özpetek, conMargherita Buy e Stefano
Accorsi.
Trama
Antonia, un medico specializzato nella cura
dell'AIDS, e suo
marito Massimo sono una coppia di ultratrentenni, socialmente affermati, che
sembrano vivere un legame intenso e perfetto seppur abbastanza routinario,
disturbato solo dal difficile rapporto che la donna vive con la propria madre.
La tranquilla quotidianità di Antonia viene
irreparabilmente sconvolta quando Massimo muore improvvisamente, travolto da
un'auto. Il distacco violento dal marito getta la donna in un cupa disperazione,
in un lutto profondo che le impedisce di reagire e
rende ancora più difficili i rapporti con la madre, anch'ella vedova da lungo
tempo.
Tra gli oggetti personali che, in una pausa
della depressione, ritira presso l'ufficio dove Massimo lavorava, Antonia
scopre un quadro con dedica che la pone sulle tracce di un'amante misteriosa,
della quale naturalmente la giovane donna ignorava l'esistenza.
Le ricerche che Antonia conduce la porteranno
a scoprire una realtà assai lontana da ogni immaginazione, una realtà parallela
che Massimo viveva da tempo in perfetta clandestinità e che lo vedeva legato a
Michele, un giovane commerciante del mercato ortofrutticolo generale, e alla
variopinta comunità di omosessuali cui Michele appartiene: una vera e
propria famiglia allargata che abita in una mansarda accogliente in un edificio
popolare al centro di uno dei quartieri più caratteristici della Roma contemporanea: l'Ostiense.
Attraverso il contatto e l'impatto con la
realtà rappresentata dal gruppo di omosessuali, mitigati dalla condivisione del
ricordo di Massimo, Antonia subisce un processo di maturazione personale e di
affrancamento dagli schemi borghesi che rappresentavano certamente la sua
gabbia dorata. La donna si ritroverà in certi momenti a condividere a tal punto
con Michele l'immagine del marito scomparso da essere tentata di trasfigurare
nel giovane omosessuale il sentimento negatole dalla morte del congiunto.
Sarà soltanto il viaggio lungo e liberatorio
di Antonia l'esperienza che ristabilirà equilibrio tra i due e che confermerà
la donna in una visione rinnovata e più aperta della propria esistenza.
Produzione[modifica | modifica
wikitesto]
Con Le fate ignoranti Özpetek,
regista di origine turca ma da lunghi anni trapiantato in Italia, torna sul
tema dell'omosessualità, trattando aspetti come la solitudine, la
famiglia e il distacco causato da una scomparsa. Coprodotto con capitali francesi, il
film è uno dei successi della stagione cinematografica 2001.
Stefano
Accorsi e Margherita
Buy hanno entrambi ricevuto
il Nastro
d'argento come migliori
interpreti maschile e femminile.
La colonna sonora è un collage di brani
leggeri contemporanei, sonorità latine, turche e dimenticati successi degli anni '80.
Riconoscimenti
Questo film è riconosciuto come d'interesse
culturale nazionale dalla Direzione generale per il cinema del Ministero per i Beni e le
Attività Culturali italiano, in base
alla delibera ministeriale del 11 luglio 2000.
·
2001 - Nastro d'argento
·
Migliore soggetto a Ferzan Özpetek e
Gianni Romoli
·
2001 - Globo
d'oro
|
·
2001 - Ciak
d'oro
·
2002 - New
York Lesbian and Gay Film Festival
·
Miglior film
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