Perche’ la lingua italiana non si concede
al rock? Che cosa la limita? Che cosa le manca?
Per
trovare una risposta al quesito sono partita con l’analizzare due “fenomeni”:
1_ la fonetica, il suono della lingua inglese;
2_il suono della lingua italiana dei cantanti
rock italiani.
1_ la fonetica, il suono della lingua inglese;
Partiamo
dal suono della lingua inglese, facendo emergere le differenze rispetto alla
lingua italiana.
A
sostegno della mia tesi cito alcune semplici regole di fonetica inglese, che
differiscono completamente dalle regole di fonetica della lingua italiana:
l’inglese
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Ha alcune parole che terminano
con la consonante, (soprattutto con le consonanti occlusive /p t k/ per
esempio shop, cat, ma anche dog).
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Il nativo italiano
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Il nativo italiano non
e’ abituato a troncare le parole con una consonante, poiche’ nella lingua
italiana non ne esistono, dunque tende ad apporre una vocale in finale di
parola.
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In inglese
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a volte la vocale centrale
non viene quasi pronunciata (connect), o viene resa con un breve suono
“neutro”. Effettivamente nella parola connect la “o” quasi non si pronuncia,
e la parola deve essere pronunciata con le consonanti consecutive, quasi non
intervallate da vocale. Ecco che i suoni appaiono piu’ duri, piu’ rock.
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Il nativo italiano
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il nativo italiano, non
conoscendo casi simili nella propria lingua, per facilitare la pronuncia di
queste spesso aggiunge una vocale d’appoggio che nella lingua inglese non
esiste. Il nativo italiano, tende, a scandire ogni singola sillaba, esasperando
le vocali, anche laddove non si devono sentire. Quello che si ottiene e’ una
pronuncia scorretta della lingua inglese.
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L’inglese
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Lo stesso vale per le parole terminanti in –ed, che devono
essere pronunciate correttamente eliminando il suono della e di ed. Dunque
stopped diventa /…../ stapt
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Il nativo italiano
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Anche in questo caso il suono viene indurito. Ma la
lingua italiana non prevede casi simili, e il nativo italiano non riesce
spesso a riprodurli neppure quando si cimenta nella lingua inglese. Dunque
/stapt/ diventa stoppede.
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L’inglese
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Non si legge come si scrive
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L’italiano
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I parlanti dell'italiano sono
abituati a considerare l'ortografia come una guida essenziale per la pronuncia:
di qui, per l'inglese, la tendenza verso pronunce basate sul modo in cui la
parola è storicamente scritta, lontane dalla effettiva pronuncia corrente:
avremo aren't /ɑːnt/ reso come ['arent(ə)],
chocolate /'tʃɒklət/ reso come ['tʃɔkoleit(ə)].
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Questa
breve e sommaria analisi della lingua inglese, solo per notare come la lingua
italiana abbondi di vocali che noi
tendenzialmente ed erroneamente teniamo aperte, e come la lingua inglese abbia suoni piu’
duri, piu’ rock dal momento che spesso unisce piu’ sillabe insieme, in assenza
di vocali, o faccia terminare le parole con una consonante.
2_il suono della lingua italiana dei cantanti
rock italiani.
Ho
riflettuto sulla pronuncia della lingua italiana di alcuni dei miei cantanti
rock preferiti.
Pensando
a Vasco, a Ligabue, a Gianna Nannini ho notato che li accomuna il fatto di “biascicare”
un po’ tutte le vocali, e in generale tutte le parole delle canzoni…
Il
trucco, allora, c’e’…. Parrebbe essere proprio quello di ammorbidire la
pronuncia delle vocali, cercando di renderle neutre.
Per
capirci, e’ l’esatto opposto di cio’ che si applica nella lirica nella quale si canta proprio sulle vocali ben
definite, e le consonanti diventano degli ostacoli da superare velocemente.
L’errore
sta proprio nel cantare, accentuando la pronuncia delle parti vocaliche, spesso
utilizzate aperte e non chiuse e andando
a storpiarne e allungarne a dismisura il suono.
Forse
e’ questo che rende poco rock il suono della lingua italiana?
Se
ascoltiamo bene la pronuncia delle parole nei pezzi rock cantati in lingua
inglese, sembra che cantino quasi esclusivamente su gruppi sillabici di consonanti
singole o doppie, nei quali le vocali o non si pronunciano o corrispondono ad
un suono muto. La lingua inglese, dunque
appare piu’ spigolosa di quella italiana, piu’ metallica, piu’ moderna…
E allora rendiamo rock la lingua italiana…
come?
Cerchiamo
di cantare le vocali affrontandole come se fossero tutte simili, come se
avessero tutte un suono chiuso e neutro. Senza falsare la comprensibilità delle
parole (non entriamo nell’errore del canto lirico), arrotondiamo tutte le
vocali. E poi, per favore, non le esageriamo, passiamoci sù cantando sulle
consonanti…
Ah! Ricordate!
…. Non appesantite neppure le consonanti, naturalmente, lasciatele leggere,
passateci sopra pronunciandole senza troppo peso, senza raddoppiarle per
enfatizzare un contenuto o mettere pathos in una frase.
Il
grosso errore che fanno i cantanti italiani e’ sicuramente quello di non
rispettare la dizione, di aprire molto le consonanti (la rana dalla bocca larga…), dove “amore” con la o chiusa diventa “amare”, dove “per me” con entrambre le e chiuse diventa
“per ma”, così perche’ diventa percha’…. In realta’ queste sono tutte vocali
chiuse. Aprendole il suono diventa
sguaiato.
Dunque il vademecum della buona pronuncia della lingua
italiana cantata e’ il seguente:
Canta sulle consonanti senza appesantirle;
Rendi le vocali neutre senza deturpare la
comprensione delle parole;
Togli qualsiasi inflessione dialettale;
Chiudi le vocali piuttosto che aprirle;
Non sottolineare le consonanti per enfatizzarle;
Biascica un po’
Sii naturale e non melodrammatico
Questa nostra lingua italiana, pronunciata così, adesso sì che si presta per il rock… “Wop-bop-a-loom-a-boom-bam-boom”…
Alessandra Grasso
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