COME AFFRONTARE LO STUDIO DI UNA CANZONE NUOVA
MATERIALE NECESSARIO
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Hai il testo?
Se è in lingua straniera, hai la traduzione?
Conosci la pronuncia esatta delle parole
straniere?
Conosci la dizione esatta delle parole italiane
(accento fonico acuto o grave)?
Hai uno spartito del brano, con le note della
melodia?
Hai una base con melodia per lo studio?
Hai una base senza melodia?
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COMPRENSIONE
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Chi ha scritto la canzone? E la musica?
E chi interpreta la canzone?
In che anni è stata scritta?
Che significato ha per l’autore?
Che stile usa chi canta la canzone, quali sono le
sue influenze e la sua collocazione
temporale?
Che tipo di canzone è (popolare, pop, lirica,
classica, melodica, ballata, rock,…)?
Sono state date altre interpretazioni del brano
da altri grandi interpreti?
E’ cantata sia al maschile che al femminile?
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ANALISI DEL PEZZO
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Che Estensione ha la canzone (qual è la nota più alta e qual è la nota
più bassa, ci arrivi? Devi modificare la tonalità)?
Che tipo di Struttura ha la canzone (strofa, rit,
ponte, special, ….)
Segna i respiri con: // respiro normale e /respiro rubato e veloce
Segna i registri da utilizzare
(verde: voce di petto; giallo/arancio: voce
mista;
rosso singolo: voce di testa pura o soffiata, rosso doppio: voce di testa con twang)
Segna le parti difficili e numerale e studia con
l’insegnante il giusto approccio per superare le difficoltà.
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STUDIO DEL PEZZO
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Leggi il testo a voce alta, impara le parole a
memoria, la pronuncia, capisci il
senso, l’intenzione delle parole, le pause. Fai tua la canzone.
Canta il brano con humming (mmmmmm….) per
memorizzare la melodia.
Comincia a cantare il brano lentamente, scandendo
tempo e parole e fiati.
Usa il metronomo, o usa quei programmi per pc
(best practice o vanbasco) che rallentano il brano. Non avere fretta,
memoriazzala per gradi, ma memorizzala bene!!!
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INTERPRETAZIONE DEL PEZZO
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Studia lo stile con cui è cantata, gli
accorgimenti vocali usati (pianto, rock, graffiato, soffiato…)
Cosa significa per te la canzone, studia uno
stile tuo personale di cantarla.
Davanti allo specchio trova la giusta postura del
corpo, la mimica facciale e la gestualità del corpo.
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E per chi avesse ancora voglia di leggere....
COME SI STUDIA UN
BRANO
·
Scegli una canzone adatta alle tue capacità
tecniche; se sei all’inizio del tuo percorso canoro scegli una canzone che
riesci a cantare facilmente e naturalmente, una canzone che non abbia
grossissime difficoltà come note troppo acute o troppo gravi. Scegli una
canzone che ti piaccia e che ti faccia emozionare.
· Trova lo spartito originale con il testo scritto sotto le note. Se
la canzone è in inglese trova spartito e traduzione.
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Ricerca e scopri il più possibile della canzone:
la storia che racconta, lo spettacolo da cui è tratta, l’autore che l’ha
scritta, le motivazioni per cui è nata. Ascolta le versioni della canzone interpretate
da diversi artisti, cerca versioni femminili e maschili.
· Conosci bene il testo ed imparalo a memoria come se fosse una
poesia.
· E’ indispensabile impararlo a memoria e recitarlo,
interpretandolo. Studialo con la giusta metrica, giusta pronuncia e giusta
dizione.
· Ascolta il pezzo cantato o
ascolta solo la base strumentale con la linea melodica.
· Studia la melodia come una successione di intervalli ed assicurati
che ogni passaggio sia pulito e sicuro.
· Canta gli intervalli con dei suoni neutri (non parole) che si
formano sulla fronte del viso come DUU e VAA.
· Mentre studi, fai attenzione alla posizione del corpo, del tratto
vocale, delle labbra, della lingua, del palato molle e concentrati sulla giusta
modalità di respirazione.
· SOLO QUANDO HAI IMPARATO PERFETTAMENTE LA MELODIA ED IL TESTO E’ MEMORIZZATO:
inizia a cantare il pezzo. Fai attenzione che da questo momento la memoria muscolare
inizierà a registrare tutto ciò che fai. Allenati su una base musicale senza voce guida o con uno strumento
d’accompagnamento
· Presta particolare attenzione ai passaggi difficili dove le note
si avvicinano ai tuoi limiti di estensione e cerca di affrontare ogni nota con
serenità. Canta comodamente senza urlare.
· Mantieni l’orecchio in guardia ed attento mentre impari il pezzo.
Cerca di ottenere un suono risonante e gradevole (per il pubblico) su ogni
nota.
PERCHE’ QUESTO METODO e QUANDO?
Questo metodo funziona SEMPRE e andrebbe
utilizzato per imparare ogni nuovo pezzo. Soprattutto va usato quando si vuole
studiare canto (piuttosto che una canzone). Per studiare canto è necessario
partire da pezzi che non si sono mai né cantati né ascoltati prima.
L’idea di partire con brani assolutamente
nuovi è valida perchè in questo modo possiamo affrontare lo studio isolando
ogni elemento dell’apprendimento. Quando si tenta di imitare un’interpretazione
senza conoscere bene la tecnica vocale, si finisce per arrivare ad una versione
simile a quella ascoltata attraverso stratagemmi non sempre salutari. Il
cervello ha una capacità enorme di imitare quello che percepisce, ma spesso
quello che si ascolta si può riprodurre attraverso scorciatoie e stratagemmi
che funzionano solo apparentemente. Infatti, non solo quello che noi udiamo non
coincide con quello che sentono gli altri, dato che in parte noi ci ascoltiamo
dall’interno attraverso le ossa e le cavità della testa, ma per riprodurre un suono
che assomigli all’originale è troppo facile cedere ad utilizzare contratture e
sforzi su parti dello “strumento vocale”.
Vogliamo quindi dire che non potremo mai
cantare bene una canzone se l’abbiamo sentita decine di volte alla radio? No,
potremo cantare qualunque cosa, conosciuta o sconosciuta, una volta che avremo
imparato a cantare con una giusta tecnica, ma dovremo prima avere svolto un
lavoro lungo (ma molto gratificante e duraturo) per acquisire gli strumenti che
ci consentano di cantare secondo alcune regole d’oro. Queste
regole devono essere SEMPRE usate come
elemento di valutazione di come ci stiamo esercitando
LE REGOLE D’ORO PER DIVENTARE UN CANTANTE
Se quindi vogliamo imparare a cantare come
professionisti ed acquisire l’abilità di andare in scena 8 volte alla settimana
per lunghi periodi, ecco spiegato il perché di questo metodo:
1 Senza lo spartito, non puoi sapere
esattamente cosa volesse il compositore (piuttosto che gli interpreti che hanno
già cantato il pezzo). Inoltre, senza spartito spesso si “indovina” la nota che
si pensa faccia parte della melodia. Sulle note che stanno al limite
dell’estensione di molti cantanti esistono delle incertezze che ci fanno male
interpretare cosa cantare. A volte un interprete omette o aggiunge note, pause,
abbellimenti e variazioni allo spartito per sua scelta. Insomma, senza lo spartito
originale stiamo approssimando una copia dell’interpretazione di un’altro e non
daremo mai al pezzo la nostra personalità e sensibilità artistica.
2 Se non conosci la storia legata al pezzo
dovrai inventarne una completamente nuova per dare un significato al testo.
Oltre a non essere il metodo più corretto, l’autore aveva sicuramente un’idea
più completa e precisa della sua opera di quanta potresti averne tu.
3 Se le parole rappresentano ancora
un’incertezza, il cervello non può concentrarsi interamente sulla melodia,
ritmo, interpretazione. Una volta che il testo non rappresenta più un ostacolo,
anche se dovessi dimenticarti un parola per sbaglio nel mezzo di una
rappresentazione, riuscirai comunque a portare avanti il testo senza bloccarti.
4 Se non hai memorizzato dove respirare,
probabilmente ti ritroverai senza aria nel momento sbagliato della frase e dovrai spostare l’attenzione
per calcolare un nuovo punto dove respirare senza interrompere il testo o il
significato di una frase.
Attenzione a non farti trasportare
dall’emozione e dimenticare dove hai deciso di respirare. Per questo ci vuole
molta pratica affinché tutto sia affidato alla memoria automatica.
5 Controllare la giusta dizione per parole
che sono incerte ti farà ricordare immediatamente come formare il suono di una
vocale. Se ogni suono è associato ad un simbolo, il cervello e la memoria
avranno un lavoro semplificato. Probabilmente all’inizio ci vorrà un po’ di
tempo per imparare un brano, ma una volta memorizzato in questo modo ogni suono
verrà prodotto con la migliore Risonanza e qualità senza nemmeno più pensarci.
6 Se sei costretto ad elaborare troppe
informazioni tutte insieme, sicuramente ti sfuggirà qualcosa. Il cervello
impara meglio una sola cosa alla volta quando si mischiano diverse azioni e
sensazioni. Se la melodia è perfettamente memorizzata, l’aggiunta del testo
implica un piccolo passo in avanti che non richiede grandi sforzi e tutta la
concentrazione potrà essere dedicata alla purezza del suono ed in seguito
all’interpretazione.
7 Se studi ogni intervallo singolarmente hai
più probabilità di non “inventare” quello che non è scritto sullo spartito,
consolerai meglio la memoria muscolare di ogni nota e non ti perderai nella
melodia.
E’ come leggere una parola per volta
piuttosto che una frase per intero quando cerchi gli errori di ortografia.
8 Duu e Vaa sono suoni neutri che si formano
nella parte anteriore del viso dove la risonanza è più facile da sentire e produrre. Ricorda che
sebbene il suono sia prodotto in parte dalla corde vocali, sono le cavità di
risonanza quali bocca e naso che ne determinano il timbro, ampiezza e vibrato.
Il suono finito è scolpito in bocca.
9 Se impari a cantare in una postura
scorretta, la memoria muscolare ricorderà queste brutte abitudini che saranno
difficili da rimuovere più avanti in scena. Studia usando una postura che garantisca
il massimo spazio aperto nella testa e che si possa utilizzare anche in scena.
Evita di battere il piede, dondolare sulle gambe, muovere la testa senza
motivo, agitare le braccia, giocare con le dita, chiudere le braccia conserte,
etc.
10 Se provi a cantare un pezzo prima che
tutti questi elementi siano consolidati, gli errori che farai in questa fase
saranno molto più difficili da correggere più avanti. Prova ogni passaggio
critico ed ascolta bene se stai producendo il suono migliore che puoi generare.
11 Se sei terrorizzato dal cantare alcune
note o se semplicemente pensi che non vengano, l’istinto sarà automaticamente
quello di “chiudere” ed una sensazione di paura e di rifiuto verrà memorizzata
con quella nota. Queste paure restano attaccate alle note anche quando poi il
brano dovessere essere trasposto in una tonalità più comodo.
Evita di aggredire le note o di farti
intimorire.
12 Se canti sempre al limite delle tue
possibilità, non avrai mai spazio per espandere il suono e rischi di sbattere
contro un muro. Inoltre, se canti oltre il tuo limite di sicurezza, le corde
vengono sottoposte ad una fatica muscolare che con il tempo produce
arrossamenti, infiammazioni, ispessimento ed altre patologie più serie quali
noduli e polipi.
Dall’esperienza IdeaVoce con Rob Seible, Dr.
Kimberle Moon, Julia K. Laskowski, Abby Seible - traduzione e adattamento
Robert A. Rossi