Pronunciare
il suono “uh” e far vibrare le labbra, senza forzare l’uscita dell’aria, senza
spingere per emettere il suono. Il suono deve uscire naturalmente.
La lingua
rimane ferma nella sua sede naturale.
Affondare
le dita sulle guance fino a toccare i denti.
Inizia il
pianoforte (all’inizio senza metronomo e poi via via con) e poi il pianoforte
ripete insieme al vocalizzo.
Far cantare
e sostenere una nota sola, inizialmente. Una nota che sia comoda e nel registro
di petto.
La
fuoriuscita del fiato deve essere regolare, non importa quanto lunga, ma
regolare.
Far cantare
3 note in successioni distanti un tono una dall’altra, le note sono
appositamente vicine per non creare nell’allievo l’ansia dell’intonazione.
Importanza
prestata alla modalità di esecuzione del esercizio, più che sull’effetto
finale.
Far cantare
4 note in successione
Far cantare
5 note in successione .
Lo scopo
dell’esercizio è rilassare guance e labbra, diversamente le labbra non
riuscirebbero a vibrare.
Anche se
all’inizio la voce si scollega, non è importante. L’importante è rimanere in
condizioni di rilassatezza facciale.
Suggerimento:
se le labbra non vibrano è perché i muscoli facciali sono contratti. Nel
caso in cui questo avvenga nelle note più alte chinarsi in avanti per dare la
sensazione di andare verso il basso e non verso l’alto.
“BRUH”
PROVIAMOLO CON LO SQUILLO
Riprovare
l’esercizio precedente ma con lo squillo… per fare lo squillo alzare gli
zigomi, sorridere e portare il suono nel naso.
Ripetere
l’esercizio 1) lasciando vibrare leggermente la lingua e lasciando rilassate le
labbra.
Quando
l’allievo riuscirà ad eseguire i due esercizi significherà che:
non avrà
più costrizioni da parte dei muscoli esterni. E’ difficile far vibrare labbra e
lingua se i muscoli costringono la laringe;
la quantità
d’aria per fonare è corretta;
le corde si
stanno assottigliando man mano che si sale
e la
lunghezza vibrante si sta accorciando.
Con una
unica espirazione emettere i suoni MA-
ME- MI- MO- MU utilizzando toni gravi che infondono sicurezza e permettono di
ottenere un buon rilassamento e riscaldamento delle corde. Ripetere 5 volte. Il
suono deve uscire uniforme.
GLI
ESERCIZI DEL RISVEGLIO DEL MUSCOLO VOCALE
Innanzitutto occorre rilassare la voce, risvegliare la voce.
Questi esercizi aiutano ad avere una voce fresca e pronta per qualsiasi
necessità vocale (cantata o parlata) e si possono eseguire al risveglio
quotidiano.
Ecco gli esercizi:
-
ronzare emettendo un Z. In questo modo le corde
cominciano a vibrare e a risvegliarsi.
-
Emettere un suono detto del bordo, simile al
cigolio del cardine di una porta o al lamento (voce del pianto).
-
Rollio delle labbra, far vibrare le labbra (come
fosse uno sbuffo) ma in maniera costante, controllata e continua, per alcuni
secondi.
-
Trillo della lingua: pronunciare una r facendo
vibrare la lingua in posizione appena dietro ai denti superiori,
VOCAL
FRY - STRETCHING CORDE VOCALI
Iniziare a vocalizzare su note comode, muovendosi verso le note più
gravi e quelle più acute del proprio registro con gradualità e ritornando
sempre, in finale, alle note più comode.
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