mercoledì 19 novembre 2014

Come si studia una canzone

COME AFFRONTARE LO STUDIO DI UNA CANZONE NUOVA

MATERIALE NECESSARIO
Hai il testo?
Se è in lingua straniera, hai la traduzione?
Conosci la pronuncia esatta delle parole straniere?
Conosci la dizione esatta delle parole italiane (accento fonico acuto o grave)?
Hai uno spartito del brano, con le note della melodia?
Hai una base con melodia per lo studio?
Hai una base senza melodia?
                                                             
COMPRENSIONE
Chi ha scritto la canzone? E la musica?
E chi interpreta la canzone?
In che anni è stata scritta?
Che significato ha per l’autore?
Che stile usa chi canta la canzone, quali sono le sue influenze e  la sua collocazione temporale?
Che tipo di canzone è (popolare, pop, lirica, classica, melodica, ballata, rock,…)?
Sono state date altre interpretazioni del brano da altri grandi interpreti?
E’ cantata sia al maschile che al femminile?

ANALISI DEL PEZZO
Che Estensione ha la canzone  (qual è la nota più alta e qual è la nota più bassa, ci arrivi? Devi modificare la tonalità)?
Che tipo di Struttura ha la canzone (strofa, rit, ponte, special, ….)
Segna i respiri con:  // respiro normale e    /respiro rubato e veloce
Segna i registri da utilizzare
(verde: voce di petto; giallo/arancio: voce mista;
rosso singolo: voce di testa pura o soffiata,  rosso doppio: voce di testa con twang)
Segna le parti difficili e numerale e studia con l’insegnante il giusto approccio per superare le difficoltà.
STUDIO DEL PEZZO
Leggi il testo a voce alta, impara le parole a memoria, la pronuncia, capisci  il senso, l’intenzione delle parole, le pause. Fai tua la canzone.
Canta il brano con humming (mmmmmm….) per memorizzare la melodia.
Comincia a cantare il brano lentamente, scandendo tempo e parole e fiati.
Usa il metronomo, o usa quei programmi per pc (best practice o vanbasco) che rallentano il brano. Non avere fretta, memoriazzala per gradi, ma memorizzala bene!!!

INTERPRETAZIONE DEL PEZZO
Studia lo stile con cui è cantata, gli accorgimenti vocali usati (pianto, rock, graffiato, soffiato…)
Cosa significa per te la canzone, studia uno stile tuo personale di cantarla.
Davanti allo specchio trova la giusta postura del corpo, la mimica facciale e la gestualità del corpo.




E per chi avesse ancora voglia di leggere....

COME SI STUDIA UN BRANO
·       Scegli una canzone adatta alle tue capacità tecniche; se sei all’inizio del tuo percorso canoro scegli una canzone che riesci a cantare facilmente e naturalmente, una canzone che non abbia grossissime difficoltà come note troppo acute o troppo gravi. Scegli una canzone che ti piaccia e che ti faccia emozionare.
·       Trova lo spartito originale con il testo scritto sotto le note. Se la canzone è in inglese trova spartito e traduzione.
·       Ricerca e scopri il più possibile della canzone: la storia che racconta, lo spettacolo da cui è tratta, l’autore che l’ha scritta, le motivazioni per cui è nata. Ascolta le versioni della canzone interpretate da diversi artisti, cerca versioni femminili e maschili.
·       Conosci bene il testo ed imparalo a memoria come se fosse una poesia.
·       E’ indispensabile impararlo a memoria e recitarlo, interpretandolo. Studialo con la giusta metrica, giusta pronuncia e giusta dizione.
·       Ascolta il pezzo cantato o  ascolta solo la base strumentale con la linea melodica.
·       Studia la melodia come una successione di intervalli ed assicurati che ogni passaggio sia pulito e sicuro.
·       Canta gli intervalli con dei suoni neutri (non parole) che si formano sulla fronte del viso come DUU e VAA.
·       Mentre studi, fai attenzione alla posizione del corpo, del tratto vocale, delle labbra, della lingua, del palato molle e concentrati sulla giusta modalità di respirazione.
·       SOLO QUANDO HAI IMPARATO PERFETTAMENTE LA MELODIA ED IL TESTO E’ MEMORIZZATO: inizia a cantare il pezzo. Fai attenzione che da questo momento la memoria muscolare inizierà a registrare tutto ciò che fai.  Allenati su una base  musicale senza voce guida o con uno strumento d’accompagnamento
·       Presta particolare attenzione ai passaggi difficili dove le note si avvicinano ai tuoi limiti di estensione e cerca di affrontare ogni nota con serenità. Canta comodamente senza urlare.
·       Mantieni l’orecchio in guardia ed attento mentre impari il pezzo. Cerca di ottenere un suono risonante e gradevole (per il pubblico) su ogni nota.




PERCHE’ QUESTO METODO e QUANDO?
Questo metodo funziona SEMPRE e andrebbe utilizzato per imparare ogni nuovo pezzo. Soprattutto va usato quando si vuole studiare canto (piuttosto che una canzone). Per studiare canto è necessario partire da pezzi che non si sono mai né cantati né ascoltati prima.
L’idea di partire con brani assolutamente nuovi è valida perchè in questo modo possiamo affrontare lo studio isolando ogni elemento dell’apprendimento. Quando si tenta di imitare un’interpretazione senza conoscere bene la tecnica vocale, si finisce per arrivare ad una versione simile a quella ascoltata attraverso stratagemmi non sempre salutari. Il cervello ha una capacità enorme di imitare quello che percepisce, ma spesso quello che si ascolta si può riprodurre attraverso scorciatoie e stratagemmi che funzionano solo apparentemente. Infatti, non solo quello che noi udiamo non coincide con quello che sentono gli altri, dato che in parte noi ci ascoltiamo dall’interno attraverso le ossa e le cavità della testa, ma per riprodurre un suono che assomigli all’originale è troppo facile cedere ad utilizzare contratture e sforzi su parti dello “strumento vocale”.
Vogliamo quindi dire che non potremo mai cantare bene una canzone se l’abbiamo sentita decine di volte alla radio? No, potremo cantare qualunque cosa, conosciuta o sconosciuta, una volta che avremo imparato a cantare con una giusta tecnica, ma dovremo prima avere svolto un lavoro lungo (ma molto gratificante e duraturo) per acquisire gli strumenti che ci consentano di cantare secondo alcune regole d’oro. Queste
regole devono essere SEMPRE usate come elemento di valutazione di come ci stiamo esercitando

CONSIGLI

LE REGOLE D’ORO PER DIVENTARE UN CANTANTE
Se quindi vogliamo imparare a cantare come professionisti ed acquisire l’abilità di andare in scena 8 volte alla settimana per lunghi periodi, ecco spiegato il perché di questo metodo:
1 Senza lo spartito, non puoi sapere esattamente cosa volesse il compositore (piuttosto che gli interpreti che hanno già cantato il pezzo). Inoltre, senza spartito spesso si “indovina” la nota che si pensa faccia parte della melodia. Sulle note che stanno al limite dell’estensione di molti cantanti esistono delle incertezze che ci fanno male interpretare cosa cantare. A volte un interprete omette o aggiunge note, pause, abbellimenti e variazioni allo spartito per sua scelta. Insomma, senza lo spartito originale stiamo approssimando una copia dell’interpretazione di un’altro e non daremo mai al pezzo la nostra personalità e sensibilità artistica.
2 Se non conosci la storia legata al pezzo dovrai inventarne una completamente nuova per dare un significato al testo. Oltre a non essere il metodo più corretto, l’autore aveva sicuramente un’idea più completa e precisa della sua opera di quanta potresti averne tu.
3 Se le parole rappresentano ancora un’incertezza, il cervello non può concentrarsi interamente sulla melodia, ritmo, interpretazione. Una volta che il testo non rappresenta più un ostacolo, anche se dovessi dimenticarti un parola per sbaglio nel mezzo di una rappresentazione, riuscirai comunque a portare avanti il testo senza bloccarti.
4 Se non hai memorizzato dove respirare, probabilmente ti ritroverai senza aria nel momento sbagliato  della frase e dovrai spostare l’attenzione per calcolare un nuovo punto dove respirare senza interrompere il testo o il significato di una frase.
Attenzione a non farti trasportare dall’emozione e dimenticare dove hai deciso di respirare. Per questo ci vuole molta pratica affinché tutto sia affidato alla memoria automatica.
5 Controllare la giusta dizione per parole che sono incerte ti farà ricordare immediatamente come formare il suono di una vocale. Se ogni suono è associato ad un simbolo, il cervello e la memoria avranno un lavoro semplificato. Probabilmente all’inizio ci vorrà un po’ di tempo per imparare un brano, ma una volta memorizzato in questo modo ogni suono verrà prodotto con la migliore Risonanza e qualità senza nemmeno più pensarci.
6 Se sei costretto ad elaborare troppe informazioni tutte insieme, sicuramente ti sfuggirà qualcosa. Il cervello impara meglio una sola cosa alla volta quando si mischiano diverse azioni e sensazioni. Se la melodia è perfettamente memorizzata, l’aggiunta del testo implica un piccolo passo in avanti che non richiede grandi sforzi e tutta la concentrazione potrà essere dedicata alla purezza del suono ed in seguito all’interpretazione.
7 Se studi ogni intervallo singolarmente hai più probabilità di non “inventare” quello che non è scritto sullo spartito, consolerai meglio la memoria muscolare di ogni nota e non ti perderai nella melodia.
E’ come leggere una parola per volta piuttosto che una frase per intero quando cerchi gli errori di ortografia.
8 Duu e Vaa sono suoni neutri che si formano nella parte anteriore del viso dove la risonanza è più  facile da sentire e produrre. Ricorda che sebbene il suono sia prodotto in parte dalla corde vocali, sono le cavità di risonanza quali bocca e naso che ne determinano il timbro, ampiezza e vibrato. Il suono finito è scolpito in bocca.
9 Se impari a cantare in una postura scorretta, la memoria muscolare ricorderà queste brutte abitudini che saranno difficili da rimuovere più avanti in scena. Studia usando una postura che garantisca il massimo spazio aperto nella testa e che si possa utilizzare anche in scena. Evita di battere il piede, dondolare sulle gambe, muovere la testa senza motivo, agitare le braccia, giocare con le dita, chiudere le braccia conserte, etc.
10 Se provi a cantare un pezzo prima che tutti questi elementi siano consolidati, gli errori che farai in questa fase saranno molto più difficili da correggere più avanti. Prova ogni passaggio critico ed ascolta bene se stai producendo il suono migliore che puoi generare.
11 Se sei terrorizzato dal cantare alcune note o se semplicemente pensi che non vengano, l’istinto sarà automaticamente quello di “chiudere” ed una sensazione di paura e di rifiuto verrà memorizzata con quella nota. Queste paure restano attaccate alle note anche quando poi il brano dovessere essere trasposto in una tonalità più comodo.
Evita di aggredire le note o di farti intimorire.
12 Se canti sempre al limite delle tue possibilità, non avrai mai spazio per espandere il suono e rischi di sbattere contro un muro. Inoltre, se canti oltre il tuo limite di sicurezza, le corde vengono sottoposte ad una fatica muscolare che con il tempo produce arrossamenti, infiammazioni, ispessimento ed altre patologie più serie quali noduli e polipi.



Dall’esperienza IdeaVoce con Rob Seible, Dr. Kimberle Moon, Julia K. Laskowski, Abby Seible - traduzione e adattamento Robert A. Rossi